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Breve biografia di Giovanni Pierluigi da Palestrina

Principale rappresentante della scuola romana, "Principe della musica". Storia della musica e biografie.

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    Giovanni Pierluigi da Palestrina

    Contesto storico

    In primis, osserviamo gli estremi biografici di questo autore: 1525 - 1594. È importante riconoscere in che periodo storico viva un musicista, poiché l'arte e la letteratura sono sempre dei rappresentanti della loro epoca. Per questo motivo ci è difficile avvicinarci alla musica del Palestrina senza conoscere, almeno un minimo, gli avvenimenti del XV e XVI secolo.
    Ripetiamoli dunque a grandi linee:

    Con l'invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg del 1455 le idee degli intellettuali d'Occidente si diffusero velocemente, portando a una vera e propria rivoluzione culturale. L'Italia, col Rinascimento, diventa il centro culturale del mondo: un esempio ne è la corte di Lorenzo de' Medici, dove trova terreno fertile l'accademia neoplatonica, ma non solo. Filosofia, arte, filologia e letteratura, scienza hanno uno sviluppo mai visto nella medias aetas.
    Tuttavia, l'antropocentrismo e la fiducia estrema nel proprio destino comincia a vacillare di fronte alla discesa in Italia di Carlo VIII nel 1494, che riapre un periodo di guerre dopo il quarantennio di pace che vedeva nel già citato Lorenzo il Magnifico il garante.

    Negli anni in cui vive il Palestrina, poi, la corrotta Chiesa di Roma è gravemente minacciata dalla riforma di Martin Lutero, che predicava una Chiesa che si basasse sulla corretta interpretazione delle Sacre Scritture, macchiate di provvedimenti come la vendita delle indulgenze.

    È proprio nell'ambiente romano che lavorerà il Palestrina, dunque non dimentichiamoci il difficile contesto storico in cui egli opera. A Roma, infatti, la polifonia sacra tocca i vertici artistici più alti, come conseguenza del tentativo di mantenere salda l'unità religiosa che era entrata in crisi. Partendo dalla base del contrappunto studiato nelle Fiandre, si attua un processo di semplificazione vocale, che sfocia nel canto a cappella, ossia senza strumenti d'ausilio.
    La musica della scuola romana, che utilizzava lo stile citato, si diffonde quasi in tutta Italia, con l'eccezione di Venezia, che sviluppa una sua scuola di pensiero musicale.


    Breve Biografia

    Giovanni Pierluigi da Palestrina, nasce (per l'appunto) a Palestrina, vicino a Roma, nel 1524-1525. Compositore di 105 messe e 205 mottetti, fu maestro della polifonia sacra romana.
    A dodici anni entrò nella Cappella Liberiana come cantore: in questo ambiente, in particolare a Santa Maria Maggiore, conobbe Robert Mallapert e Firmin Lebel, considerato il suo maestro. Nel 1544 torna nella città di Palestrina, dove viene nominato organista e maestro di canto al duomo Sant'Agapito, e pubblica un libro di messe che fa una ottima impressione al Papa Giulio III (casualmente, prima delle elezioni al soglio pontificio, era vescovo di Palestrina). Il papa lo porta dunque a Roma, nominandolo maestro della Cappella Giulia e cantore della Cappella Sistina: Giovanni Pierluigi da Palestrina non lascerà più la Città Eterna.
    Tuttavia, nel 1555 diventa papa Paolo IV, che vietò ai cantori sposati di appartenere alla cappella papale, cacciando il Palestrina; poco tempo dopo, venne però chiamato in San Giovanni in Laterano, per poi lavorare in Santa Maria Maggiore.
    Curioso è l'episodio del rifiuto del Palestrina di entrare nella corte imperiale di Massimiliano II a Vienna, probabilmente per via della bassa paga e della scarsa inclinazione a lasciare Roma.
    Infine, nel 1571, poté ritornare alla Cappella Giulia e, amato dai suoi contemporanei, morì nel 1594.

    Il Palestrina venne seppellito nella Basilica di San Pietro, e viene ricordato come "Musicae Princeps", ossia Principe della Musica: la sua importanza nel quadro della Storia della Musica, è testimoniata anche dal fatto che ricorre il termine "stile alla Palestrina" in età barocca, e dagli scritti di epoca romantica riguardo alla sua persona.

    La sua musica è estremamente spirituale, anche se per i suoi contemporanei era rappresentativa della Controriforma romana. La purezza espressiva, lo stile semplice e uniforme, hanno innalzato il Palestrina al cielo, definendolo come il miglior compositore della scuola romana.

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    Edited by Darknight - 2/5/2016, 18:05
     
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